Quali filtri e sistemi di purificazione sono necessari per rendere potabile l’acqua piovana raccolta?

Rendere potabile l’acqua piovana raccolta è una delle sfide più importanti nella progettazione di una casa off-grid. Anche se l’acqua piovana è teoricamente pura, durante la raccolta può contaminarsi facilmente, motivo per cui serve un sistema ben strutturato di filtrazione e purificazione per renderla sicura da bere.

Il primo passaggio fondamentale è la filtrazione grossolana, che avviene già a livello della grondaia o dell’ingresso nel serbatoio. Qui si installano griglie o filtri a maglia fine per bloccare foglie, insetti e detriti. Alcuni sistemi includono anche un deviatore di prima pioggia, utile per escludere i primi litri che scorrono sul tetto, spesso carichi di polveri e inquinanti accumulati durante i periodi asciutti. Una volta raccolta nel serbatoio, l’acqua va trattata con un filtro a sedimenti, che rimuove le particelle fini come sabbia o argilla. Questo passaggio protegge anche i filtri successivi, più delicati e mirati.

Il cuore della purificazione è il filtro a carbone attivo, essenziale per eliminare odori, sapori sgradevoli e sostanze chimiche come pesticidi o solventi organici. È un filtro che lavora su base chimico-fisica, assorbendo le impurità grazie alla sua struttura microporosa.

Per rendere l’acqua davvero potabile, però, bisogna eliminare anche virus, batteri e protozoi. I sistemi più efficaci sono due: la microfiltrazione a membrana (come l’ultrafiltrazione o l’osmosi inversa) e la sterilizzazione UV. La prima agisce come una barriera fisica, trattenendo agenti patogeni grazie a pori microscopici. L’osmosi inversa è molto potente e garantisce un’acqua purissima, ma ha bisogno di una certa pressione e di energia. La sterilizzazione UV, invece, distrugge il DNA dei microrganismi tramite raggi ultravioletti: è efficace, compatta e semplice da usare, ma richiede una fonte elettrica continua e acqua precedentemente filtrata.

Per chi vive off-grid, la combinazione ideale spesso è: deviatore di prima pioggia + filtro a sedimenti + carbone attivo + UV, alimentati da un piccolo impianto fotovoltaico. In alternativa, si può optare per sistemi manuali a pressione o gravità, adatti a piccoli nuclei familiari o a situazioni più essenziali.

Se stai cercando il miglior prodotto per purificare l’acqua piovana, ti consigliamo il sistema di filtrazione a gravità Berkey. Questo articolo è perfetto per chi vive off-grid e vuole una soluzione affidabile, senza bisogno di elettricità. I suoi filtri Black Berkey sono tra i più apprezzati al mondo per l’efficacia contro batteri, metalli pesanti, cloro e pesticidi. Ha ricevuto migliaia di recensioni positive ed è ideale anche per famiglie. Puoi trovarlo su Amazon a questo link: https://amzn.to/4j1PC7c

Indietro
Indietro

Come si progettano scarichi e sistemi di gestione delle acque grigie in autonomia?

Avanti
Avanti

Come si dimensiona correttamente un sistema di batterie per l’accumulo energetico?