Gli inverter solari hanno bisogno di manutenzione? E come si fa?

Chi ha scelto di vivere scollegato dalla rete lo sa: l’inverter è uno di quei componenti che lavorano in silenzio, spesso nascosti, ma fondamentali. È lui che prende l’energia prodotta dai pannelli — in corrente continua — e la trasforma in corrente alternata, pronta per alimentare tutto quello che usi ogni giorno.
Ed è proprio perché lavora senza sosta che ogni tanto va ascoltato, controllato, manutenuto.

Contrariamente a quel che si pensa, gli inverter solari non sono componenti “a vita”. Con il passare degli anni, anche loro possono perdere efficienza, riscaldarsi troppo, o iniziare a dare problemi. Per questo è buona norma fare una manutenzione regolare, anche se minima.

Non serve fare interventi invasivi: basta davvero poco per allungargli la vita.

Una volta ogni tanto, ad esempio, conviene pulire le prese d’aria con un pennello morbido o con una soffiata d’aria compressa. Polvere, peli, polline e piccoli insetti tendono ad accumularsi, soprattutto se l’inverter è in una zona poco ventilata. E se si surriscalda, rischia di abbassare le prestazioni o spegnersi per protezione.

Altro passo utile è controllare i cavi e i morsetti: devono essere ben fissati, senza segni di ossidazione o surriscaldamento. Un semplice sguardo visivo e un leggero tocco per verificare che tutto sia saldo può già fare la differenza.

Poi c’è l’aspetto software: se il tuo inverter è monitorabile da app o da display, controlla ogni tanto i dati. Un calo inspiegabile della produzione, errori frequenti, o tensioni anomale sono segnali da non ignorare.

E se noti rumori insoliti, come un ronzio più forte del solito, potrebbe essere un sintomo di qualche condensatore che inizia a cedere. Meglio farlo controllare prima che si fermi del tutto.

L’ideale sarebbe fare una verifica completa almeno una volta l’anno, magari proprio nei mesi di transizione tra inverno e primavera, quando si riattivano molti impianti in maniera più intensa.

Per chi vuole proteggere il proprio inverter e tenerlo sempre sotto controllo, esistono anche coperture protettive e sistemi di ventilazione assistita, utilissimi in ambienti caldi o polverosi. E se vuoi qualcosa di smart per monitorarlo in tempo reale, questo dispositivo può semplificarti la vita: https://amzn.to/3RjbzCE

Insomma, prendersi cura dell’inverter è un po’ come controllare il battito del proprio sistema energetico. Basta poco, ma quel poco fa la differenza tra un impianto che “funziona” e uno che funziona bene, a lungo, e in sicurezza.

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